Analisi dei fabbisogni formativi come approccio metodologico al miglioramento aziendale
Un importante passo per una azienda davvero performante è senza dubbio il passaggio che precede la creazione di percorsi di formazione, ovvero una corretta e puntuale analisi dei fabbisogni formativi.
Si tratta di uno strumento solitamente usato dalle risorse umane, dagli uffici del personale o dagli enti formativi che erogano anche questo prezioso aiuto.
Nella pratica è una ricerca sistematica che porta ad avere una visione completa degli interventi, individuali o di un team, da mettere in essere in ambito aziendale per aumentare e/o consolidare competenze e permettere la migliore espressione delle capacità dei lavoratori e delle lavoratrici.
Il fine ultimo però non è quello di individuare e colmare lacune migliorando i processi aziendali, o almeno non solo.
Il processo da attuare non dovrebbe mai partire dall’analisi dei fabbisogni, ma dalla ricerca ed individuazione degli obiettivi di business.
Una volta chiariti bisognerà analizzare se l’azienda li sta raggiungendo o se ha bisogno di ampliare requisiti, capacità e competenze finalizzate.
Decidere di effettuare (o commissionare ad un ente esterno competente) un’analisi dei fabbisogni formativi è dunque quel passo indietro che permette una visione del tutto e dà lo slancio ai futuri e sicuri passi in avanti dell’azienda.
Realizzare percorsi formativi rende attuale la propria azienda poiché il senso profondo della formazione è il cambiamento e la crescita, aspetti importanti nel mercato di riferimento. Le leggi che muovono il mercato sono infatti mutevoli, repentine e mai statiche, ecco perché scegliere la formazione intesa come sviluppo è un’azione di business vincente.
Di seguito proviamo ad elencare le fasi principali di una efficiente analisi dei fabbisogni formativi.
Identificazione degli obiettivi aziendali
Come si è detto, l’analisi del contesto aziendale deve essere prioritaria. Gli obiettivi possono essere molto concreti come la creazione di software funzionali o intangibili come il miglioramento di un servizio.
Con questo primo passaggio si capisce ciò che si vuole e ciò che si può ottenere con la formazione.
Individuazione delle competenze
Una attenta analisi del personale permetterà di avere uno sguardo completo sulle abilità presenti in azienda, i titoli di studio, le competenze acquisite o da acquisire.
Individuazione dei bisogni formativi
Attraverso strumenti specifici (una carrellata la trovate in fondo a questo articolo) si potrà capire se le prestazioni e le competenze soddisfano determinati settori e si potranno individuare i vari gap formativi.
Elaborazione dati
Tutte le informazioni raccolte andranno gestite ed analizzate per andare poi a progettare il tipo di formazione che permetterà di raggiungere i livelli desiderati, definendo nel dettaglio i contenuti specifici, individuando i docenti e gli strumenti didattici, nonché gli aspetti logistici e organizzativi.
Premesse progettuali
Prima di creare i percorsi di formazione sarà infine necessario analizzare le metodologie didattiche disponibili, la fattibilità, i costi necessari e il tempo.
Strumenti utili per l’analisi dei fabbisogni formativi
Osservazione
L’osservazione diretta permette di individuare aree di miglioramento che potrebbero essere oggetto di interventi formativi.
Questionari
Il questionario, meglio se anonimo, consente di dare voce ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, che potranno rispondere in maniera diretta e trasparente su quanto si ritengono competenti o su quali aggiornamenti o approfondimenti formativi vorrebbero ricevere.
Interviste
Le interviste sono un procedimento più lungo dei questionari ma, se ben realizzate, molto efficaci in quanto generano un particolare coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte.
Focus Group
Basati sui confronti all’interno di piccoli gruppi, i focus possono essere una buona tecnica di rilevazione soprattutto finalizzata all’analisi delle mansioni, delle competenze o all’analisi delle dinamiche interne ai team.
Report operativo
Tutti i dati raccolti e le conseguenti eventuali valutazioni che derivano dall’analisi dei fabbisogni formativi dovranno poi prendere forma in un report che serva poi a passare alla parte operativa, ovvero alla progettazione delle attività di formazione.
I fabbisogni formativi come parte strategica
L’analisi dei fabbisogni formativi, in conclusione è quindi un processo essenziale della formazione e della vita aziendale perché in grado di sviluppare gli obiettivi strategici dell’azienda e coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici che vi partecipano.